venerdì, marzo 11, 2016

Sazi da morire

Il titolo del post non è mio, ma l'ho preso in prestito dall'interessantissima puntata di Presa Diretta che ho visto domenica sera su Rai 3. Se ve la siete persa sono praticamente certa del fatto che possiate rivederla sul sito rai.tv e se vi interessa l'argomento vi consiglio anche un bel documentario che ho visto su Netflix: Fed up (qui la scheda su IMDb).
Di alimentazione, la mia in particolare, ho già parlato di recente nell'angosciante post che ho scritto sulla mia dieta :-) e non ho nessuna intenzione di mettermi a scrivere un pistolotto su quello che bisognerebbe mangiare e quello che andrebbe evitato: tale pistolotto con me non ha mai funzionato e non ho né le competenze né le capacità per mettermi a dare consigli.
Però.
Però da tre anni sono anche una mamma e a breve lo sarò di nuovo e la visione di certe cose non può non farmi venire delle domande e dei dubbi.
Da grandi poteri derivano grandi responsabilità: crescere un figlio, vederlo diventare grande giorno dopo giorno, è una gioia immensa, ma come genitori non possiamo perdere di vista anche le responsabilità che una mamma e un babbo hanno lungo questo cammino.
Mi piace pensare che il bambino sia un essere "capace" e noi, un po' come nella maieutica di socratica memoria, dobbiamo stargli accanto per aiutarlo a tirare fuori le sue capacità, nei tempi e nei modi a lui più consoni. Poi è ovvio che l'ambiente in cui l'abbiamo messo al mondo e in cui lo stiamo crescendo lo influenzi in qualche modo ed è proprio a questo che forse dovremmo fare più attenzione, visto che il bambino di oggi sarà l'adulto di domani.
Non pensavo che avrei scritto un post sull'argomento, ma qualche giorno fa sul bus ho rivisto una ragazza che avevo incontrato non più tardi di un paio di settimane addietro. Credo abiti alla fermata prima di quella alla quale scendo io, sembra più giovane di me e ha una bimba nel passeggino che potrebbe essere poco più piccola della iena. Se non ricordo male comunque ha anche un altro figlio un po' più grande, che potrebbe avere 5 anni. Vi starete chiedendo perché me la ricordo così bene, con tutte le persone che incontro ogni giorno sul bus... me la ricordo perché quando l'ho incontrata la prima volta avevo notato che nel cestino sotto la seduta del passeggino della bimba portava un fardello da 6 bottiglie di aranciata e dentro di me ho pensato "ma chi te lo fa fare di portarti sul bus tutto quel peso?". Poi ho iniziato a fantasticare sulla sua vita, magari era il compleanno di uno dei bimbi e aveva organizzato una festicciola a casa con gli amichetti e cose del genere.
Quando l'ho incontrata questa settimana però aveva nel cestino sotto la seduta del passeggino lo stesso fardello da 6 bottiglie di aranciata e ho pensato che non poteva essere lo stesso dell'altra volta e non doveva essere un caso.
Nel servizio di domenica sera ad un certo punto si diceva che il 41% dei minori beve almeno una lattina al giorno di bevande zuccherate e io dentro di me ho pensato che non poteva essere vero. E invece forse il dato non è così lontano dalla realtà.
E vorrei fermarmi qui, ma la mia mente continua a produrre idee e fare confronti che non andrebbero fatti. A casa nostra entrava la coca cola, a me piace e ne bevevo una lattina alla settimana insieme alla pizza della domenica. Da quando sono incinta l'ho bandita dalla mia dieta più che altro per gli zuccheri e se devo bere un surrogato tipo la schifosissima coca cola zero preferisco andare avanti ad acqua. La iena non l'ha mai assaggiata, ma, anche se un giorno dovesse apprezzarla, certo non sarebbe una cosa che gli farei trovare in tavola tutti i giorni pranzo e cena. Per l'epifania ha ricevuto un po' di cioccolatume vario e posso affermare con orgoglio che dopo 2 mesi ancora non è finito e non stiamo parlando di montagne di dolci; la iena sa che la sbarretta di cioccolato si mangia solo a merenda e neanche tutti i giorni. E se lo fa bastare.
E' un'ottima forchetta e mangia davvero di tutto, ma siamo molto fortunati perché è goloso delle cose giuste: impazzisce di fronte ad un cesto di frutta e ai pomodori in insalata. E ancora non so se è merito nostro, se è merito suo o del fatto che non gli abbiamo mai proposto baby food dal sapore edulcorato, ma sempre e solo cibo vero, con il suo gusto e la sua consistenza.
Quando sulla vaschetta di polpa di frutta c'è la scritta "solo zuccheri della frutta" la domanda che ci si deve fare è "sì, ma di quanta frutta?". Perché se aggiungo alla polpa di due mele il succo concentrato di altre 10 mele avrà sicuramente un altro sapore, più dolce e meno vero. E lo stesso dicasi per succhi di frutta, frutta del pacchetto, yogurt alla frutta etc etc. E lo zucchero agisce sul cervello esattamente come una droga, me ne accorgo adesso che l'ho praticamente eliminato: se mangio un micro pezzettino di qualcosa di dolce poi impazzisco e mi tufferei dentro una torta di mele, mentre se lo evito del tutto non lo cerco.
Certo la strada è ancora molto lunga, c'è tanto da fare sia per la piccola iena che, soprattutto, per noi come famiglia, ma credo che le buone abitudini nascano proprio tra le 4 mura domestiche. Quando al controllo con la dietista le raccontavo quello che, con altre parole, avevo scritto qui, lei mi ha detto una cosa che mi ha davvero fatto pensare. Mi ha detto che è importante sapere quali sono le cose giuste da mettere in tavola tutti i giorni e imparare a distinguerle da quelli che dovrebbero essere solo degli sfizi da mangiare una volta ogni tanto. La cosa che mi ha stupita è stata la mia reazione di fronte a questa frase: non la sto usando per giustificare niente, anche perché davvero sto cercando di non concedermi extra. Quasi non mi conosco più.
Mi piacerebbe passare proprio questo concetto alla piccola iena e il primo modo che ho per farlo è far entrare in casa solo le cose che voglio che finiscano sulla nostra tavola. E spero che tutto questo tra qualche anno possa dare i suoi frutti.

1 commenti:

Lidia
lunedì, marzo 21, 2016

Come mi fa piacere leggere queste cose!! Vorrei che ci fossero più mamme consapevoli come te! La settimana scorsa parlavo con un'altra mamma che era stata invitata ad una festicciola di bambini dove ognuno aveva portato qualcosa. Ebbene, nessuno aveva pensato di portare della semplice acqua per i piccoli: c'erano solo bibite gassate di tutti i tipi. Quindi sì, noi genitori abbiamo un ruolo fondamentale per una buona educazione alimentare dei nostri figli, soprattutto perché il loro gusto si forma in base a quello che gli diamo da mangiare. Io purtroppo sono circondata da mamme che danno abitualmente la cioccolata ai loro bimbi di poco più di un anno. Mia figlia la cioccolata non l'ha mai vista e vorrei che non la assaggiasse almeno fino ai 3 anni... ed in generale evito di darle zuccheri. Immagino che le altre mamme mi considerino un po' estremista ma io sono convita di fare la cosa migliore per la mia cucciola. Da quel che so in Inghilterra ad esempio è ben conosciuto il fenomeno del "sugar rush" nei bambini, qui le mamme o non ne sanno niente o tendono a minimizzare. Poi hanno i bambini schizzati e iperattivi e si domandano perché...

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