sabato, ottobre 08, 2022

 Ecco un piccolo elenco delle cose che mi sono successe tra i 35 e i 40 anni, comprese quelle che mi hanno tenuta così lontana da questi schermi:

- è nato il mio secondo figlio

- ho perso 30 kg

- ho viaggiato molto

- ho vissuto una pandemia

- ho accompagnato entrambi i miei figli al cancello di scuola con il loro zaino sulle spalle

- sono passata ai capelli corti e ho iniziato a tingerli timidamente di rosa, ora sempre meno timidamente. Lo sognavo da sempre e non l'avevo mai fatto, chissà perchè, sono così belli :-)

- ho iniziato ad usare i social

- ho visto serie tv più o meno belle, più o meno ben fatte, a volte solo per passare il tempo, altre volte perchè davvero la storia mi aveva catturata

- ho letto molti saggi, qualche romanzo, le mie prime graphic novels

- ho deciso di iscrivermi ad un concorso pubblico, ho studiato e alla fine l'ho pure vinto; dopo 10 anni ricomincerò a lavorare a breve

- ho ricucito una vecchia amicizia, ne ho coltivate altre

- ho fatto la rappresentante di classe per 5 anni, gestito crisi e PR, ho imparato a mordermi la lingua quando avrei voluto dire qualcosa sull'onda dell'emotività del momento

- ho quasi comprato la mia prima casa

- ho lavorato un po' sul mio rapporto con le cose, sto cercando di imparare a lasciare andare quelle che non mi servono più e a non circondarmi di troppi oggetti che non servono; la strada è ancora lunga

- mi sono iscritta ad un corso di pattinaggio sul ghiaccio e ho comprato i miei primi pattini veri. Li ho provati ieri sera e per la prima volta sono riuscita ad andare indietro; ho capito ancora una volta che non è mai troppo tardi per imparare cose nuove.

Certo le cose sulle quali mi piacerebbe lavorare sono ancora molte e nelle prossime settimane ci sarà davvero molto da fare: creare una nuova routine, incastrare orari, imparare di nuovo a stare concentrati, ad avere a che fare con le persone (sembra banale, ma in fondo da quando sono diventata mamma passo intere giornate durante le quali non vedo nessuno se non la iena, il guerriero e il programmatore) e immaginare tutte queste cose nuove in un'altra casa, con un'altra luce, altre stanze, altri colori, altri odori.

Il denominatore comune di queste cose e di tutte quelle avvenute negli ultimi 17 anni è uno solo: è la vita che abbiamo deciso di vivere insieme, costruendola un pezzo alla volta. Tante cose sono cambiate e tante ne stanno cambiando proprio adesso, ma sarà sempre bello vivere e condividere anche questa nuova avventura.

lunedì, gennaio 24, 2022


Ormai 15 anni fa io e il programmatore abbiamo deciso di iscriverci ad una scuola di nuoto nella piscina comunale vicino a casa; come le cose siano cambiate da allora, tra figli, covid e piscina più chiusa che aperta, non starò qui a spiegare, ma vorrei raccontarvi una cosa. Il primo anno avevamo un istruttore che si chiamava Stefano, negli anni successivi invece c'è sempre stata una ragazza di nome Daniela, che, posso dire, mi abbia insegnato per davvero a nuotare e anche ad alzare sempre un po' l'asticella, proponendomi cose che mai avrei pensato di poter fare. E invece. Arrivava a bordo vasca con un quadernetto sul quale si era già annotata tutto il programma previsto per la lezione e io mi presentavo in acqua pensando "chissà come ci sfinirà stasera?". A volte capitava che si facesse trovare in costume e cuffia e se ne uscisse con "oggi nuoto con voi" e già sapevamo che sarebbe finita male, molto male: "cercate di starmi dietro" e poi si partiva. Se ci penso ancora adesso mi manca il fiato come 10 anni fa :-)

Tutto questo preambolo perchè due settimane fa sono andata al cinema a vedere il documentario sulla preparazione verso Tokyo di Federica Pellegrini e la scorsa settimana l'ho rivisto su prime video col programmatore. In un'intervista Matteo Giunta, suo allenatore e compagno di vita, dice come all'inizio della loro collaborazione professionale nel 2012 nessuno gli avesse dato credito, non aveva mai allenato atleti di quel calibro ed era molto giovane.

Pensavo allora a quel momento in cui l'allenatore si ritrova a dover lavorare con un atleta più forte di lui: Daniela l'ho sempre vista come innarrivabile per i miei standard, ma chissà come deve essere trovarsi ad annotare sul taccuino il programma di allenamento per un nuotatore che sai essere molto più bravo di te, come avere un piano per migliorare ulteriormente le prestazioni di qualcuno che è già oltre le tue possibilità, come capire quale direzione prendere, su cosa lavorare. Per tornare invece al documentario, appare chiaro come gli allenatori che nel corso di questi 20 anni abbiano seguito la Pellegrini ne abbiano anche cambiato le prestazioni, nel bene e a volte anche nel male (il periodo di Lucas, forse il meno brillante della sua carriera, non viene minimamente affrontato nel corso dei 90 minuti): da grandi poteri derivano grandi responsabilità.

Credo però che quella di allenare un atleta migliore di te sia una bella sfida a livello professionale: è un po' quello che spero anche io per i miei figli e penso che sotto sotto sia il desiderio di ogni genitore. Mi piace pensare che un giorno i miei figli impareranno cose che io non conosco e diventino bravi a farle, sicuramente più bravi di me. Già ora che sono ancora relativamente piccoli li vedo molto più capaci di me nel fare tutta una serie di cose, ma so che questo sarà solo l'inizio. Verrà un giorno in cui non sarò più io a fargli vedere come ci si allacciano le scarpe, ma saranno loro a spiegarmi come funziona qualche ultimo trovato della tecnologia. Non sarò triste, ma felice perché avrò raggiunto il mio scopo: loro nuoteranno da soli e andranno più veloci di me, avranno più resistenza e una tecnica  migliore della mia. Mi ricorderò da dove siamo partiti insieme e sarà bello scoprire giorno dopo giorno quanto lontano potranno ancora andare.

lunedì, gennaio 17, 2022

Diciamo pure che lo scorso anno ero partita bene, poi da aprile c'è stato un crollo verticale della mia presenza su questi schermi e la verità è che probabilmente non c'era molto da raccontare. Questi tempi incerti che stiamo vivendo mi hanno un po' portato via la voglia di progettare il futuro, anche solo di pensarlo, l'avere dei desideri, fare cose, stare con le altre persone. E' tutto sospeso in un limbo, come stare attaccati ad un elastico che a volte ti molla un po', a volte ti tira indietro, a volte ti paralizza.

Oggi è il blue monday e io da qualche giorno sto cercando di immaginare le vacanze. L'idea è sempre quella di andare con la tenda, però non abbiamo ancora deciso se tornare in montagna o portare i bimbi a vedere una delle nostre città del cuore, Barcellona. Ci siamo già stati con la iena quando aveva 2 anni e mezzo e la ricordo come un'esperienza a tratti piuttosto impegnativa, ma ne avevo parlato anche qui. Il meteo non ci aveva aiutato (ma ora che ci penso quando siamo in vacanza il meteo raramente ci viene in aiuto) e, memori della nostra vacanza californiana dell'anno prima, speravamo di poter trascinare la iena ovunque, senza considerare il fatto che aveva un anno in più e molta più voglia di fare valere la sua opinione su quello che si poteva o non poteva fare.

Quest'anno sarebbe diverso: la iena tra poco taglierà il traguardo dei 9 anni e il guerriero non è più così tanto piccolo, l'ho appena iscritto alla scuola elementare e sta mostrando un caratterino decisamente diverso da quello del fratello: siamo un gruppetto ben assortito insomma:-)

Io e il programmatore a Barcellona siamo già stati diverse volte, stavamo pensando di riproporre un giretto sulla costa che abbiamo fatto diversi anni fa, toccando anche Valencia (ai bimbi credo piacerebbe molto): ricordo due giorni passati tra risaie, spiagge sterminate e un giro con la nostra Polo su una chiatta, dopo aver cercato inutilmente un ponte che non esisteva per attraversare un fiume e proseguire il nostro viaggio.

Insomma quale giorno migliore, se non il più triste dell'anno, per pensare a quello che sarà, per immaginare il blu del cielo, giornate di sole, la nostra tendina e una nuova avventura? E forse non si tratta solo delle vacanze.


p.s.: mentre sceglievo i tag per il post ho scoperto che non ho mai scritto niente sulle vacanze 2020 e 2021. Vedrò di rimediare, almeno per il 2021, mio impegno per questi primi mesi dell'anno.