mercoledì, aprile 19, 2017

Rileggendo gli ultimi post mi sono tremendamente resa conto che questo blog sta diventando troppo un blog da mamma e poco un blog da tutto il resto, così oggi vedo di recuperare, almeno in parte, raccontandovi qualcosa della mia nuova bici.
Con la piccola iena ho girato tanto in bicicletta, ma con l'arrivo del piccolo guerriero la situazione si era un po' complicata: avrei potuto mettere un secondo seggiolino anteriore sulla mia bici, ma già solo le operazioni di carico scarico sarebbero state un po' problematiche. Per non parlare del peso di entrambi: sbilanciamenti e ciclismo urbano non vanno tanto d'accordo. Forse in un'altra città, su percorsi più brevi e tranquilli, l'avrei fatto, ma qui non me la sono sentita. Così avevamo iniziato a considerare l'idea di un carrettino per la mia bici, ma a mio marito non piaceva tanto e lo capisco: girare per strada con una cosa là in basso in una città dove il ciclista e il pedone stanno in fondo alla catena alimentare della strada non è proprio il massimo. Così abbiamo iniziato a valutare l'acquisto di una cargo bike e, dopo una lunga ricerca, mio marito si è innamorato di lei.
Taga bikes aveva già prodotto qualche anno fa una bici che si trasformava in passeggino, la vedete nel video qui sotto.



Su kickstarter era stato aperto un crowdfounding per finanziare il progetto della nuova versione family; il progetto era partito e le prime bici sarebbero state in consegna per l'inizio dell'anno, così, dopo aver contattato il distributore italiano, siamo andati a Bologna da loro a provare la Taga passeggino del video qui sopra e per Natale/compleanno ci siamo regalati la versione family. Abbiamo scelto di acquistare anche il motore per avere la pedalata assistita: la bici è arrivata a febbraio, mentre per il motore bisognerà attendere fino a metà maggio.
La nostra Taga è arrivata con corriere, chiusa nella sua scatola di montaggio completa degli attrezzi necessari all'assemblaggio e l'ha messa in piedi mio marito in un'oretta. Pare che invece la parte del motore richieda un montaggio un po' più lungo (il rivenditore dice 3 ore), ma loro stessi per quest'anno offrono un gettone per il rimborso del lavoro se decidessimo di delegarlo ad un'officina della zona. Siamo ancora in attesa del materiale e non abbiamo deciso come comportarci, ma, conoscendo il programmatore, vorrà sicuramente prima provarci lui.
Per ora l'ho usata poche volte sia perché la primavera tarda ad arrivare che perché, senza motore, è davvero una bella fatica: 30 kg di bici+30 kg di pargoli+me stessa (pur con 30 kg in meno rispetto a qualche anno fa :-)) non è banale! Al di là della fatica fisica però posso dire che è molto facile da guidare, non è tanto più larga di una bici normale e il cambio è estremamente fluido e morbido: certo tenendo il rapporto più corto, vista anche la dimensione delle ruote, per muoversi è necessario far girare le gambe. Bisogna sicuramente farci un po' la mano: il manubrio è spezzato a metà per ospitare il cassone coi seggiolini e la manovrabilità del mezzo è molto diversa da quella di una bici normale, ma niente di troppo complicato. Stesso discorso per la gestione del mezzo: se da una parte non ci sono problemi di equilibrio grazie alle due ruote anteriori, dall'altra occorre capire come assecondare le pendenze naturali della strada e le curve col proprio corpo non potendo inclinare leggermente la bici come si farebbe normalmente. E soprattutto capire come gestire buche e piccoli dislivelli che con una bici standard si affronterebbero tranquillamente a cuor leggero, mentre con questa rischi di finire dove non vorresti. E' tutta una questione di pratica e con l'arrivo del motore penso che inizierò ad usarla seriamente.
Un ultimo problema riguarda il parcheggio della Taga: legarla al palo sul marciapiede è ovviamente impensabile dal momento che si renderebbe impraticabile la via per i pedoni. E' possibile legarla agli archetti appositi, ovviamente a patto che uno dei due lati sia libero, usando una catena morbida e anche abbastanza lunga (noi abbiamo un pitone come quello della foto in fondo a questa pagina). Per la mia bici mi ero di recente convertita all'archetto, ma legarci questa è praticamente impossibile.
Penso di essere l'unica ad averne una in zona, se mi vedete faticare con due pargoli nel cassone potete additarmi sghignazzando "ah, ma tu sei quella del gran bazar del niente". Potrei commuovermi.