venerdì, agosto 16, 2019

Tra meno di un mese la iena inizierà la scuola elementare- che, detto così, mi fa salire un brivido lungo la schiena. La iena è prontissima per l'evento, credo che non veda l'ora di partire per questa nuova avventura, forse io sono meno pronta a vederlo diventare grande, ma credo sia un problema appunto solo mio.
Torniamo a noi: prima di partire per un viaggio ci vuole la giusta attrezzatura e, girovagando in rete, mi ero innamorata di questi zaini da scuola; ho pensato che, prima di comprarlo, mi sarebbe piaciuto vederlo dal vivo e che ne avrei approfittato durante la nostra vacanzina berlinese.
Non è stato affatto complicato stanarlo: sembra che ogni bambin* ne abbia ricevuto uno in dote alla nascita e, prima ancora di vederlo su uno scaffale di un negozio, ne ho visti a decine sulle spalle dei bimbi e delle bimbe che andavano o uscivano da scuola. Ho subito pensato che loro fossero i migliori testimonial del prodotto: se è vero che tutti lo usano vorrà dire che fa bene il suo lavoro. Il suo lavoro è contenere il necessario per la scuola ed essere portato sulle spalle di un seienne (e di lì a salire). Può sembrare scontato, ma non lo è, non se vi siete fatti un giro per materiale scolastico a queste latitudini: lo zaino è chiaramente fatto per essere trascinato su ruote o portato sulle spalle della mamma/nonna/tata di turno, perché? Perché pensiamo che sia troppo pesante? Nella stragrande maggioranza dei casi il tragitto più lungo che i nostri figli fanno con lo zaino è quello che noi non vediamo: dal portone alla classe, visto che lo sport nazionale sembra essere quello di arrivare con l'auto quanto più vicino possibile al cancello. Già me la vedevo la iena a camminare sul marciapiede qui fuori trascinando il suo trolley facendo lo slalom tra una cacca di cane, un coccio di bottiglia e una buca e poi trascinarselo su per due rampe di scale. Ma perché? Perché pensiamo che i nostri figli non siano in grado di fare cose alla loro portata, mentre a volte pretendiamo che ne facciano altre ben al di sopra delle loro possibilità?
Abbiamo scelto lo zainetto col disegno che più gli piaceva e adesso lo compreremo online perché a Berlino l'abbiamo trovato solo venduto nel set insieme allo zaino piccolo e altre ottomila cose. Probabilmente sarà l'unico bambino ad arrivare al cancello con lo zaino sulle spalle, ma spero che la cosa lo renda fiero di essere in grado di partire per questa nuova avventura con le sue gambe e i suoi mezzi, conscio del fatto che ci saremo sempre noi a dargli la mano e ad aiutarlo quando ne avrà bisogno. Ma anche a lasciarlo andare da solo quando sentirà di potercela fare.