lunedì, gennaio 17, 2022

In vacanza da una vita

Diciamo pure che lo scorso anno ero partita bene, poi da aprile c'è stato un crollo verticale della mia presenza su questi schermi e la verità è che probabilmente non c'era molto da raccontare. Questi tempi incerti che stiamo vivendo mi hanno un po' portato via la voglia di progettare il futuro, anche solo di pensarlo, l'avere dei desideri, fare cose, stare con le altre persone. E' tutto sospeso in un limbo, come stare attaccati ad un elastico che a volte ti molla un po', a volte ti tira indietro, a volte ti paralizza.

Oggi è il blue monday e io da qualche giorno sto cercando di immaginare le vacanze. L'idea è sempre quella di andare con la tenda, però non abbiamo ancora deciso se tornare in montagna o portare i bimbi a vedere una delle nostre città del cuore, Barcellona. Ci siamo già stati con la iena quando aveva 2 anni e mezzo e la ricordo come un'esperienza a tratti piuttosto impegnativa, ma ne avevo parlato anche qui. Il meteo non ci aveva aiutato (ma ora che ci penso quando siamo in vacanza il meteo raramente ci viene in aiuto) e, memori della nostra vacanza californiana dell'anno prima, speravamo di poter trascinare la iena ovunque, senza considerare il fatto che aveva un anno in più e molta più voglia di fare valere la sua opinione su quello che si poteva o non poteva fare.

Quest'anno sarebbe diverso: la iena tra poco taglierà il traguardo dei 9 anni e il guerriero non è più così tanto piccolo, l'ho appena iscritto alla scuola elementare e sta mostrando un caratterino decisamente diverso da quello del fratello: siamo un gruppetto ben assortito insomma:-)

Io e il programmatore a Barcellona siamo già stati diverse volte, stavamo pensando di riproporre un giretto sulla costa che abbiamo fatto diversi anni fa, toccando anche Valencia (ai bimbi credo piacerebbe molto): ricordo due giorni passati tra risaie, spiagge sterminate e un giro con la nostra Polo su una chiatta, dopo aver cercato inutilmente un ponte che non esisteva per attraversare un fiume e proseguire il nostro viaggio.

Insomma quale giorno migliore, se non il più triste dell'anno, per pensare a quello che sarà, per immaginare il blu del cielo, giornate di sole, la nostra tendina e una nuova avventura? E forse non si tratta solo delle vacanze.


p.s.: mentre sceglievo i tag per il post ho scoperto che non ho mai scritto niente sulle vacanze 2020 e 2021. Vedrò di rimediare, almeno per il 2021, mio impegno per questi primi mesi dell'anno.

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