giovedì, luglio 11, 2019

L'arte è per tutti

La scuola dell'infanzia è finita, l'asilo del guerriero andrà avanti fino a fine mese, ma non lo frequenta tutti i giorni e oggi eravamo a casa tutti e tre. Avevo un programma: saremmo dovuti andare a pranzo con una mia amica che non vedo da tempo, ma niente. Ormai però avevo promesso ai bimbi un pranzo a zonzo così ho pensato di portarli alla mostra che c'è in questo momento al mastio della Cittadella: Uomo virtuale.
Regola numero uno, sempre e comunque: i viaggi, le mostre, il teatro, una cena al ristorante, una passeggiata, tutto quanto coi figli non sarà mai come farlo soli o in coppia. E' importante secondo me fare pace con questa idea, perché è l'unico modo che vi/ci permetterà di godere di tutto quanto senza rimorsi o rimpianti e senza che le nostre aspettative vengano disattese. Quindi, li porto sì alla mostra, ma so già che dovremo tornarci un altro paio di volte per vederla tutta quanta: abbonamento musei e passa la paura, quest'anno l'ho fatto anche per la iena che ha compiuto 6 anni e in molti posti pagherebbe.
Con le dovute premesse quindi entriamo e iniziamo la nostra esplorazione: la giornata è ideale perché siamo praticamente soli e calca e bambini non vanno d'accordo.
Non me la sento di dare un giudizio troppo tecnico sulla mostra perché oggettivamente non l'ho vista così bene, però mi è piaciuta molto, il giusto mix di cose da vedere, da leggere e con cui interagire, ideale per catturare pubblici diversi.
Mi limiterò invece a dirvi se ai bimbi è piaciuta: da morire e ci vogliono assolutamente tornare col programmatore. Mi sarebbe piaciuto poter registrare e cogliere il momento esatto in cui mio marito è entrato in casa dopo il lavoro e ha chiesto alla iena e al guerriero cosa avessimo fatto oggi. E' stato impressionate scoprire quanto di tutto quello che avevamo visto e fatto gli era rimasto in testa, l'entusiasmo e la precisione con cui sono stati in grado di raccontarlo- ognuno con parole sue, ovviamente. Sono rimasta davvero colpita da quei 10 minuti di racconti e non ho potuto non pensare alla signora di quella volta là, perché la iena aveva proprio la stessa età del guerriero oggi. Chissà cosa mi avrebbe detto oggi, con quali parole sottili mi avrebbe fatto notare che neanche quello, probabilmente, era un posto adatto ai bambini.
Tre anni fa era una domanda, oggi invece è un'affermazione della quale sono fermamente convinta: le arti sono per tutti.

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