martedì, marzo 05, 2019

L'anno che verrà

Buon anno a tutti i miei pochi lettori, volevo rassicurare tutti dicendo che sì, sono ancora viva, e sì, mi piacerebbe continuare a portare avanti queste pagine. In queste ultime settimane ho pensato spesso a cosa sarebbe successo a questo blog, ma soprattutto al perchè mi ci sono piano piano staccata col passare dei mesi: leggo blog di ragazze e ragazzi che scrivono periodicamente da anni, perchè io no? Mi sentivo un po' come se mi fosse passata la fase di innamoramento e stessi entrando direttamente nella pausa di riflessione, poi ho capito.
Mi sono tornate in mente le cose che ci aveva raccontato il nostro insegnante di scrittura creativa al corso che feci prima della gravidanza del guerriero e del quale vi avevo già parlato qui. Ci aveva detto una cosa che lì per lì non avevo capito fino in fondo, ma che ora mi è chiarissima: che non si scrive con l'ispirazione, ma scrivere è un lavoro che, come tale, va pianificato. Alla fine del corso ci aveva dato un compito: dovevamo scrivere un racconto breve e, tra gli avvertimenti che ci aveva dato, c'era stato proprio questo: di non aspettare un'illuminazione divina per iniziare a scrivere, di non pensare che alle 2 del mattino ci saremmo svegliati in preda al demone della scrittura e avremmo prodotto il nostro capolavoro. E credo sia proprio questo l'errore che ho fatto io con queste pagine: inizialmente mi sono sempre fatta trascinare proprio dal demone, lui arrivava e io scrivevo. E all'inizio arrivava spesso, complice l'effetto novità e la voglia di fare finalmente qualcosa di nuovo, qualcosa per me e solo per me. I mesi passavano, il fuoco si spegneva e piano piano è rimasta solo la cenere: l'ultimo post triste risale a questo autunno e mi sento davvero una cacchetta.
Penso anche a chi ha un canale su youtube: nessuno di quelli che seguo pubblica video a caso, hanno tutti una tabella precisa- orari compresi- e a quella tabella io stessa faccio affidamento, quando saltano un video ci rimango male.
Il buon proposito per i prossimi 10 mesi è cercare di darmi una programmazione, di ascoltare meno il demone, ma cercare di scrivere un post ogni 10 giorni, raccogliendo le idee che mi vengono (e ne ho davvero tante in testa) e impegnandomi per trasformarle in qualcosa di bello, senza lasciare passare le settimane in attesa dell'ispirazione. Scrivere è un lavoro e voglio proprio vedere se riesco a farlo dandomi delle scadenze. E qui scatta la risata. Soprattutto perchè questo post giace parcheggiato nelle bozze da un mese abbondante in attesa di ispirazione per la pubblicazione. Che strazio.

1 commenti:

Lidia
giovedì, marzo 21, 2019

Su, dai... pensa a chi, come me, viene periodicamente a sbirciare se ci sono nuovi post! :-)

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