martedì, febbraio 07, 2017

E allora ha un senso anche Milano...

Sia ben chiaro: non conosco Milano, ogni volta che ci vado mi devo affidare a Google Maps per spostarmi e frequento sempre le stesse zone. Milano non mi piace granché, almeno per quel poco che ho visto. E men che meno mi piacerebbe viverci, ma credo che per uno abituato a Torino sia abbastanza normale: trovatelo un torinese che vorrebbe vivere a Milano :-)
Milano va bene per la gitarella fuori porta e infatti sabato ci siamo stati tutti insieme per festeggiare il compleanno della piccola iena con un paio di attività che sapevamo avrebbe gradito. Quindi ecco come potete passare una bella giornata a Milano in compagnia di un bimbo di 4 anni e uno di 8 mesi, nonostante la pioggia. Con una piccola bonus track per la mamma.
Siamo partiti con Italo alle 9,25 da Porta Nuova, dove siamo arrivati in auto utilizzando il nuovo parcheggio interrato della stazione (per la cronaca: costa 2 euro all'ora o 16 euro per tutto il giorno solare, abbiamo trovato posto senza problemi e la comodità non ha pari); avevo acquistato i biglietti del treno con la promo del 6 gennaio e con 36 euro e spicci abbiamo viaggiato in 3 e mezzo andata e ritorno. A livello di costi non so dire quanta differenza ci sia tra auto e treno, ma la comodità di arrivare praticamente in centro in un'ora: priceless.
Alle 11 eravamo operativi in zona basilica di Sant'Ambrogio: non ci ero mai stata ed ero curiosa di vederla; era comoda per la prima tappa del tour (Castello Sforzesco) e vicina al posto che avevamo scelto per il pranzo, la solita California Bakery.



Abbiamo scelto questo locale (in realtà ero già stata in quello in Via Larga e in quello di Corso Como, mai in questo di Via San Vittore) perché sapevo che avremmo trovato una location adatta ai bimbi e infatti vicino al nostro tavolo c'era questo bel cartello :-) Bagno pulitissimo con fasciatoio, seggiolone degno di questo nome, colori e tovaglietta da pasticciare e personale molto attento ai bisogni dei piccoli clienti. Non so come sia a Milano (anzi, se conoscete altri locali sempre in zona centrale che abbiano queste caratteristiche segnalate pure qui nei commenti), ma a Torino i posti come questo si contano sulle dita di una mano.
Ho mandato per un attimo a remare l'alimentazione sana mangiandomi un club sandwich pieno di qualsiasi cosa, un piattino di spinaci super burrosi e una fettina di cheesecake che ho diviso col marito. Ma direi che ne è valsa la pena :-) il tutto accompagnato da un ottimo earl grey, un esperimento che avevo già fatto a Berlino (il pasto innaffiato dal te caldo dico...) e che non mi era affatto dispiaciuto.
Dopo il brunch e l'indosso degli stivali da pioggia siamo andati verso il Castello Sforzesco con l'obiettivo di visitare il museo di strumenti musicali che si trova al suo interno. Io e la piccola iena l'avevamo già visitato ad aprile, quando eravamo venuti a Milano per incontrare Marica e la sua famiglia: ovviamente alla iena era piaciuto da morire e le avevo detto che saremmo tornati col babbo. Nel fine settimana è aperto anche lo spazio "le mani sapienti", ad ingresso libero, curato dalla fondazione Antonio Carlo Monzino. Nel corso delle giornate di sabato e domenica c'è un liutaio che lavora il legno, laboratori vari e momenti musicali: sul sito trovate il programma dettagliato. Inutile dire che la iena musicale ha adorato sia il museo, che avevamo appunto già visto, che questo spazio bellissimo anche a livello architettonico: è un violino gigante!
E la bonus track per la mamma? Facile :-) avevo prenotato un'attività al muba per mio marito e la iena e io intanto sono andata a spasso col guerriero nella fascia e ho fatto anche un po' di shopping!
Il muba si raggiunge abbastanza bene a piedi dalle fermate Duomo, San Babila, oppure, da entrambe, con un paio di fermate di bus o tram più pezzettino a piedi. Si trova alla Rotonda Besana e non ha un'esposizione permanente visitabile, ma solo dei laboratori che vanno prenotati per tempo perché sono sempre esauriti nei fine settimana, in certe fasce orarie già diversi giorni prima della data. L'anno scorso avevano fatto Remida, mentre stavolta Vietato non toccare: sono attività molto belle che vi consiglio se avete bimbi in età scuola dell'infanzia/scuola elementare. Remida, in alcune giornate, è aperto anche ai bimbi piccoli piccoli, basta tenere d'occhio il sito ed essere rapidi nella prenotazione.
L'attività al muba è finita alle 18,45 e la iena, reduce dall'influenza e in piedi dalle 8 del mattino, iniziava a dare segni di cedimento strutturale: a due passi dal museo passa il tram 9 che, in una ventina di minuti, ci ha riportati in stazione centrale dove, alle 20,25 ci aspettava il nostro Itolo.
Siamo ancora riusciti a concederci una cena seduti tranquilli vista binari, per poi salutare Milano e tornare a casina: alle 22 la iena già era nel suo letto.
Siamo già pronti per la prossima avventura :-)

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