mercoledì, aprile 06, 2016

La perfetta casalinga

Oh, era da un po' che pensavo fosse ora di scrivere un post leggero che parlasse di scemate e adesso finalmente ho l'ispirazione giusta. In questo periodo dell'anno vanno forte le pulizie di primavera: all'ingresso dell'ipermercato veniamo accolti da bancali di prodotti per la casa, montagne di spugne e stracci miracolosi, scopine, scopette e altri miracoli dell'era moderna e pure su QVC ieri il Today Special Value era un Dyson senza fili (ok, ne ho uno anche io da un annetto, ci ha scritto un post anche la mia amica Marica e forse un giorno ne parlerò anche io perchè dovrebbero darne uno in dotazione con ogni casa, insieme agli attacchi di acqua e gas). Io sono una pessima donna di casa, l'ho scritto anche nella mia presentazione: sono disordinata, in camera da letto c'è ancora l'avanzo del borsone che avevamo a Cesena per Pasqua, ci sono dentro 4 cose che potrei mettere via in 3 minuti, ma stanno lì e mi guardano ogni mattina. Ed è più forte di me.
Ecco allora la classifica in ordine sparso delle cose di cui non vado fiera, di tutto quello che non mi piace fare e che cerco di procrastinare fino allo sfinimento.
- Pulire i pavimenti: grazie al Dyson di cui sopra praticamente passo l'aspirapolvere tutti i giorni, però lavare è un'altra cosa... secchio, straccio, detersivi sono una seccatura infinita. Se a questo poi ci sommiamo questi orridi pavimenti di marmo perennemente opachi e pieni di pedate in controluce che sembrano impresse nella pietra ecco che mi passa subito la voglia. Mi sono comprata una scopina a vapore, in effetti mi rende la vita decisamente più facile. Dovrei solo essere più costante nell'utilizzo.
- Stirare: ho imparato a stendere bene le cose e a piegarle con sentimento, in questa casa non si stira il bucato di tutti i giorni dal 31 gennaio 2012, quando, mentre io ero in balia dei prodromi del parto della piccola iena, mio marito ha ben pensato di smaltire le cose da stirare. Chissà quando lo potremo rifare, mi ha detto. E aveva ragione, non l'abbiamo fatto mai più.
- Smucchiare cose: sia io che mio marito siamo degli accumulatori. Sappiamo entrambi che c'è un posto per ogni cosa, ma tendiamo a non mettere ogni cosa al suo posto, lasciandole per settimane appoggiate da qualche parte, in attesa che probabilmente ci vadano da sole. Ogni tanto allora mi prende la smania di smucchiare e mi viene sempre nei momenti meno opportuni. Però bisogna approfittarne :-)
- Pulire i vetri: ecco, questa cosa mi dà zero soddisfazione, ho provato un sacco di metodi diversi, panni di microfibra, spazzola per asciugare, ma anche quando sembrano perfetti al primo raggio di sole escono tutte le magagne. Quindi li pulisco quando proprio sono impresentabili, così, per quante magagne possono saltare fuori, saranno sempre meglio di prima.
- Pulire il lampadario del tinello: poco prima che ci sposassimo siamo andati a comprarci un letto matrimoniale a soppalco e, dopo una lunga ricerca (lo volevamo matrimoniale vero, non come quelli ikea), siamo approdati in un negozio del nord est. Insieme al letto ci siamo portati a casa un bellissimo lampadario con 12 gocce di vetro pendenti ad altezze diverse, riposizionabili con una calamita e dotate di un gomitolo di fili che permette di regolarne la lunghezza. Pulirlo equivale ad un castigo divino, ogni volta che tiriamo giù queste 12 bocce di vetro preghiamo di non scheggiarne una visto che non abbiamo piani B, pulirle con acqua è un suicidio perchè con la luce dentro poi si vedrebbero un sacco di aloni, quindi andiamo di alcol. A fine lavoro mi sembra di aver bevuto un litro di Tavernello. Anche in questo caso, come per le finestre, si procede solo quando l'oggetto è in condizioni disperate.
Ok, ci sono anche cose che faccio volentieri, subito e in fretta, magari ve le racconto un'altra volta.

1 commenti:

Lidia
venerdì, aprile 08, 2016

Grazie della tua testimonianza. Mi sento meno sola! :-)

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