domenica, febbraio 21, 2021

Scarpette rosa

C'è solo una cosa che in questi giorni mi aiuta a non pensare alla situazione assurda che stiamo continuando a vivere da un anno a questa parte: le vacanze. Il pensiero che tra qualche mese arriverà l'estate e che, si spera, potremmo uscire a vedere un po' di mondo.

Con questo pensiero in testa mi sono lasciata travolgere da una vendita temporanea su un famoso sito e ho adocchiato dei sandali da trekking per la iena e il guerriero. Ok, anche per me, che il 38 risulta ancora misura da bambino per molti brand, soprattutto quelli che fanno abbigliamento tecnico e sportivo.

I sandali erano super carini e c'erano a disposizione un sacco di varianti colore, così ho fatto vedere ai bimbi le diverse possibilità perché si scegliessero quelle che preferivano. La iena ha optato per un sobrio blu e azzurro, mentre il guerriero le avrebbe volute grigio antracite e rosa fucsia. Gli ho chiesto un paio di volte se fosse sicuro della sua scelta e lui ha insistito, così vado per infilarle nel carrello e, tirando un sospiro di sollievo, scopro che la sua misura era terminata.

Il problema non era tanto per me- penso davvero che possa indossare quello che vuole- ma per il fatto che temevo non le avrebbe messe una volta viste dal vivo. O, peggio ancora, che alla prima occasione qualche altro bimbo lo avrebbe preso in giro. 

Spesso si parla di giochi di genere, di dare la possibilità ai bambino di esprimersi senza paletti dettati dalla nostra percezione di cose da maschio e cose da femmina e io, di base, sono molto d'accordo con questa cosa. I miei figli hanno sempre scelto i loro giochi senza nessuna prescrizione da parte nostra: la iena ad esempio non ha mai mostrato nessun interesse per macchinine e affini per i primi 6 anni di vita e non ce ne siamo mai fatti un cruccio. Ma oggi con questa cosa delle scarpe rosa mi sono fatta una domanda alla quale non ho trovato risposta: sono pronta ad affrontare le possibili conseguenze di questa scelta? Sono pronta ad accogliere il guerriero che torna da me col muso perché un bimbo gli ha detto che le sue scarpe sono da femmina? O forse sto sottovalutando mio figlio, perfettamente in grado di controbattere alle critiche, fiero della sua scelta?

Per ora resterò col dubbio, alla fine ha scelto quelle blu e arancioni.

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