domenica, maggio 14, 2017

Aggiornamenti

Oggi torno a parlare di due cose con le quali vi ho già ammorbati: la mia nuova bici e il gelato, visto che sono stati i protagonisti della nostra domenica. Dopo pranzo, dato il clima mite, abbiamo deciso di andare a fare un giro in bici e volevo raccontarvi le seconde impressioni sulla mia Taga, dal momento che ormai ci sto prendendo la mano.
Ogni mattina una mamma sale su una Taga bike con i suoi bimbi e sa che verrà additata da tutti i passanti e sarà l'attrazione del giardinetto. E se ne farà una ragione. Il programmatore dice che, quando si diffonderanno, non succederà più. Io cerco di immaginarmi una città felice dove tutte le mamme portano i loro bimbi nel cassone della bici, un posto incantato dove le auto non parcheggiano in doppia fila, non sostano sulle piste ciclabili e non strombazzano dietro una bici. Poi dico al programmatore che, se fossimo a Copenaghen, potrei avere fede e aspettare una distribuzione capillare, ma qui ai piedi della Mole, onestamente, non mi aspetto di vedere crescere cargo bike come funghi.
A parte questi dettagli folkloristici, usare la Taga sta diventando un gioco da ragazzi! Ormai la guido che è un piacere e anche la fatica delle prime volte adesso la sento molto meno: Google dice che ho pedalato per circa 8 km e ho usato anche il rapporto più duro :-) devo dire che, dopo il timore delle prime volte, adesso vado davvero con un filo di gas. L'unica cosa che dobbiamo ancora aggiustare è il casco per il piccolo guerriero, ma so anche che tra un paio di cm di circonferenza cranica il problema si risolverà da solo.
Giretto al giardinetto, altalena, scivolo, animaletti a molla: tutto bello, però mi/ci siamo meritati un gelato dopo tutta sta fatica! Dopo una breve rassegna mentale delle gelaterie in zona ho deciso di trascinare la famiglia in via Berthollet all'ex gelateria cooperativa che adesso è sempre cooperativa, ma si chiama "Come natura crema". Quando mi chiedono dove fanno il gelato più buono di Torino non ho dubbi: lo fanno loro. Il loro Pistacchiopardo leggermente salato, il cioccolato Montezuma nero come la notte, la stracciatella con base di ricotta, lo zabaione con le paste di meliga... e mi devo fermare se no mi viene l'acquolina in bocca. Se non l'avete ancora provata dovete andare: il personale è un po' lento, ma vedrete che l'attesa verrà abbondantemente ripagata.
Rinfrancati nel corpo e nello spirito da questa bontà, abbiamo poi ripreso le nostre bici per tornare a casa. Sono già pronta per una nuova avventura :-)

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