venerdì, dicembre 04, 2015

Bonus track: ma quanto vale il mio lavoro?


Da bambina, da ragazzina e da adolescente non ricordo di avere mai avuto a cuore la colazione, forse perchè a casa mia non è mai stato un pasto "condiviso". Quando andavo al liceo bevevo un bicchiere d'acqua prima di uscire, per dire.
Da quando sono sposata e ho iniziato ad avere i miei spazi la curo decisamente di più e forse una delle cose che mi manca da quando è arrivata la piccola iena è proprio la colazione. Una mezz'ora di puro relax leggendo le notizie del giorno o guardando la presentazione del today special value su QVC, senza nessun altro pensiero se non la scelta dei biscotti da bagnare nel te. La iena invece si alza correndo nel corridoio al grido "colazione colazione colazione", mangia in 10 minuti e poi ti risucchia nel suo vortice, costringendoti a portare la tazzona di te nella sua camera da letto per poterla finire.
Da quando va all'asilo, quindi, ogni tanto vado a fare colazione al bar, digiuno fino alle 9 poi però mi prendo la mia mezz'ora di relax in un posto dove ne valga davvero la pena. Dei miei bar preferiti ho già parlato altrove; ieri mattina volevo passare a San Salvario per un paio di commissioni, così sono andata a fare colazione da Teapot, in via Silvio Pellico. C'era poca gente e c'era La Stampa da leggere, così me lo sono portato al tavolino e l'ho sfogliato sorseggiando il loro spaziale te nero al pompelmo rosa.
Alla pagina con le lettere di specchio dei tempi sono rimasta molto colpita da questa lettera di un pensionato e l'ho fotografata per mandarla a mio marito.
La prima cosa che mi ha colpita è che anche io questa settimana ho ricevuto l'avviso per il pagamento del saldo della TARI, ma non mi ero assolutamente accorta del fatto che questa riduzione del 10% riguardasse proprio il mio quartiere. Apro e chiudo una parentesi: come dice anche la pagina del sito del comune, tale riduzione riguarda solo la parte variabile della tariffa e viene riconosciuta ai due quartieri, uno con la raccolta porta a porta e uno con la raccolta di prossimità, che hanno avuto l'incremento maggiore della percentuale di differenziata rispetto allo scorso anno; si premia quindi il miglioramento, non la performance assoluta.
Poi però ci ho pensato meglio e vorrei rispondere a quel pensionato: innanzi tutto non mi risulta che ci siano zone del centro dove non sono presenti neanche i cassonetti di prossimità, magari lui è più comodo a portare le sue cose a San Salvario, ma anche a Borgo Nuovo qualche cassonetto ci dovrebbe essere. E se ha qualcosa da dire in merito può farlo sapere ad Amiat o alla circoscrizione e magari qualcosa si può aggiustare.
E poi volevo anche aggiungere che il sistema funziona per merito di gente come lui, che fa il lavoro anche per tutti quelli che invece, diciamolo pure fuori dalle righe, se ne fregano. E nessuno riconoscerà mai il lavoro di quelli che fanno il proprio dovere, semplicemente perchè il comune senso civico ci direbbe che è quello che tutti dovrebbero fare. Allora forse dovremmo dare un premio a tutti quelli che non passano col rosso? A quelli che si fermano per far passare i pedoni sulle strisce? A quelli che non parcheggiano in doppia fila? A quelli che non rubano?
Invito il pensionato a coinvolgere anche i suoi vicini in questa crociata cassonettifera, perchè l'incentivo di cui sopra, come spiega anche il link che ho lasciato, non premia la performance, ma il miglioramento, e trovo che questo sia decisamente più giusto, è un invito a fare sempre di più e sempre meglio.
Il mio lavoro di separazione dei rifiuti vale molto più del 10% della TARI, ma il valore che gli riconosco è un valore simbolico, un valore legato alla collettività, non un mero valore economico, che comunque risulta essere davvero irrisorio. Sono 10 anni che vivo qua, 10 anni di attenta separazione dei rifiuti e di pochi sacchi dell'indifferenziato e non aspiro a nessuna medaglia; mi basterebbe che qualcuno qui nel mio condominio abbia spiato il mio balcone e sia rimasto ispirato dai miei mille bidoni. Ogni volta che apro un cassonetto condominiale per buttare le mie cose scopro che non è così, ma non importa, insisto e continuo a fare del mio meglio, convinta che ognuno debba cercare di fare quello che può senza per forza dover sempre dire "però il mio vicino butta tutto insieme".

1 commenti:

Marica
martedì, dicembre 08, 2015

brava!
BE THE CHANGE!!

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