mercoledì, aprile 17, 2019


A volte penso che i bambini siano un po' magici: sono dei piccoli esseri pensanti ancora privi delle malizie e dei pregiudizi degli adulti. Hanno fiducia nel mondo e nel prossimo, sono schietti e sinceri e se un vestito ti sta male sono gli unici che hanno il coraggio di dirtelo.
L'anno scorso le maestre della iena, in via del tutto confidenziale (e probabilmente consce del fatto che avrei tenuto la cosa per me), mi hanno detto che una mamma aveva dato del delinquente a mio figlio per un episodio successo in classe.
Per me in linea di massima l'asilo è come il Fight Club: quello che succede lì resta lì. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di faide tra bimbi in cui l'adulto può solo controllare che non si facciano male fisicamente; cercare di sedarle, trovare chi ha iniziato, di chi è la colpa, e chiedi scusa sono dinamiche degli adulti -appunto-, non le loro.
Io però non sono una bambina e non posso dimenticare che tu, mamma dai grandi sorrisi e dalle lodi sperticate sulla mia gestione del piccolo guerriero e sul mio operato in qualità di rappresentante dei genitori, proprio tu, hai dato del delinquente alla mia piccola iena.
Ma, cara mamma, sappi che il karma esiste: tuo figlio va già alle elementari e l'hai iscritto in un'altra scuola, ma il fato l'ha condotto in piscina nella stessa corsia della iena e del guerriero. Tu non sei cambiata di una virgola: grandi sorrisi, mi attacchi delle pezze infinite in tribuna, mi chiedi come va a scuola e altre mille cose sulla iena. Tuo figlio talvolta arriva alla porta dello spogliatoio in lacrime perché non vuole entrare: la iena lo saluta sempre con grande entusiasmo e lo trascina a bordo vasca prendendolo per mano e dandogli il 5. Il primo giorno che tu e tuo figlio vi siete presentati al corso di nuoto la iena mi ha detto: "guarda mamma, viene anche il mio amico X in piscina con noi". Perché vedi, cara mamma, i bambini oggi litigano, domani fanno la pace ed è tutto dimenticato. Siamo noi che non riusciamo a dimenticare di quella volta, magari quell'unica volta, in cui ci hanno fatto lo sgambetto o detto brutte parole. Siamo noi che sotto sotto dopo anni ancora non riusciamo a dimenticare. Guardo la iena che saluta col sorriso il suo amichetto in piscina, mi chiedo "chissà cosa era successo quella volta all'asilo?" e penso che ho ancora molta strada da fare.