venerdì, novembre 15, 2019


Hanno già acceso le luci d'artista da quasi una settimana, CioccolaTo è agli sgoccioli e stamattina la scuolina della iena e del guerriero era avvolta nella solita nuvola nebbiosa tipica della zona e del periodo. Proprio per tutto questo ho deciso di rispolverare un'altra foto delle vacanze, forse anche perchè stamattina la iena a colazione- all'improvviso e senza nessun apparente legame con quello di cui stavamo discutendo- mi ha chiesto quando ci fosse la prossima sagra dello strozzaprete, appuntamento must have della stagione balneare a Lido di Savio.
E la foto di questa mattina è un altro scatto berlinese: non una foto qualsiasi, ma la prima che ho scattato. Siamo arrivati in appartamento nel tardo pomeriggio, ma ci siamo rintanati in casa perché la iena non stava benissimo e abbiamo preferito non strapazzarla, visti i precedenti.

La mattina dopo abbiamo deciso di fare una passeggiata lungo la east side gallery e la prima foto della nostra vacanza rappresenta proprio un pezzo di muro non più grigio, ma dipinto.
E' passato da poco il trentesimo anniversario della caduta del muro di Berlino (a tal proposito sto seguendo il podcast 1989 di storielibere.fm- di cui comunque vi consiglio qualsiasi cosa, sono tutti bellissimi) ed è strano pensare oggi a quel mondo lì, che sembra così lontano nel tempo e nello spazio. Io all'epoca ero piccola e non ho praticamente nessun ricordo, se non quello della notizia al telegiornale; certo non potevo comprendere la portata storica di quel giorno, di quell'evento.
Il motivo per cui vi parlo di quelle prime foto lungo la east side gallery è la iena: appena siamo arrivati lì ha avuto praticamente un imprinting ed è rimasta stregata da questa cosa del muro che c'era e ora non c'è più, di una città tagliata a metà, dalle avventure rocambolesche- e purtroppo spesso tragiche- di tutti quelli che hanno cercato di passare da est a ovest. Ha voluto sapere tutto: chi l'aveva costruito e perché, come mai ad un certo punto è caduto e cosa è successo dopo. Ed è stato proprio mentre eravamo lì a Berlino e stavamo pensando a come rispondere alle sue domande che ci siamo imbattuti in questo video.


Ormai siamo diventati assidui fruitori dei contenuti di tutto il canale, alla iena piace molto e anche il guerriero non disdegna alcuni episodi. Spero che continuino entrambi ad essere così curiosi e a voler conoscere il mondo, capire cosa c'è dietro alle cose che siamo abituati ad avere sempre sotto il naso.
Da quando è iniziata la scuola ho pensato spesso a quanto ci costa in termini di tempo ed energie cercare di offrire ai figli un largo ventaglio di possibilità e prospettive, senza organizzare tutte le nostre attività (da come trascorrere il fine settimane alle vacanze, passando per i pomeriggi dopo la scuola e le giornate estive) incasellandole in un mero spazio kids friendly. Costa tanto e non lo nascondo, perché questo si porta dietro una serie di domande alle quali non è sempre facile dare una risposta, però io resto dell'idea che ne valga la pena, sempre. La iena, l'ultimo giorno a Berlino, ha disegnato una guida della città (la iena non ama particolarmente disegnare, quindi il suo gesto mi ha lasciata davvero basita) con le cose da vedere assolutamente. L'ha fatto per un collega del programmatore che era appena arrivato in città per una breve vacanza e col quale abbiamo condiviso la nostra ultima cena berlinese, per spiegargli per bene come investire i suoi giorni tra pezzi di muro, porta di Brandeburgo, checkpoint Charlie, musei e tutto quello che avevamo visto anche noi. Perché saranno piccoli, ma, come ho già detto in altre occasioni, sono anche perfettamente in grado di apprezzare le cose belle, spesso molto meglio dei grandi.