venerdì, ottobre 16, 2020

 Ieri la iena è tornata a casa da scuola con lo zaino pieno di fogli: disegni, messaggi dai suoi compagni di classe e lui, il Sondaggio.

Aveva fatto un sondaggio tra i suoi compagni di classe e, come metodo scientifico richiede, aveva poi anche redatto un report dettagliato sulla distribuzione delle risposte, con tanto di conclusioni. La premessa doverosa a tutto questo è che né io né il programmatore l'abbiamo mai avviato a questa attività, è stata una sua idea, nata chissà come. Non è nuovo a questo genere di cose, ma io dopo 7 anni e mezzo ne rimango affascinata ogni volta.

Tema del sondaggio: il veicolo preferito in mario kart? La novità più attesa del catalogo Lego? Il giocattolo più richiesto a babbo natale? No: l'esistenza di Dio. O meglio: credi in Dio o nel Big Bang?

La iena non si limita ad un sì o un no, deve contrapporre qualcosa a Dio e lui ha deciso che questo qualcosa è la scienza: o sei dalla parte di Dio o sei dalla parte di Big Bang insomma. Mi piacerebbe avere le competenze per poter leggere meglio tra le righe di questo suo ragionamento, come farebbe un professionista e non una mamma.

Il risultato del sondaggio comunque è stato il seguente: 5 per Dio e 9 per il Big Bang e la conclusione che ha scritto la iena sotto le caselline colorate è stata: ciò che ci circonda è scienza, tutto l'universo è scienza.

Mi disarma davvero questa sua cieca fiducia nella scienza e nella tecnologia, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo: mai come oggi ognuno di noi ha bisogno di appigliarsi a qualcosa. A Dio, alla scienza, alle parole di qualcuno che ci dà fiducia, alle affermazioni di chi dice ciò che ci piacerebbe sentire: è umano.

Chi ci tirerà fuori da questa situazione, Dio o la scienza? Razionalmente so che non arriverà qualcuno con la bacchetta magica e so che, dopo aver potuto un po' tirare il fiato nei mesi scorsi, ci aspettano ancora molti giorni difficili, ma, ora come ora, non mi sembra proprio di vedere una luce in fondo al tunnel. Per sopravvivere allora ognuno si aggrappa dove può: Dio, i numeri, il cieco ottimismo o il cieco pessimismo, la medicina, le pseudoscienze, il complotto planetario: c'è spazio per tutti. A cosa mi appiglio io? Mi piace pensare che la scienza continuerà a darci una mano, come ha fatto in questi mesi: sbagliando a volte, ma procedendo supportata da evidenze e studi, consapevole del fatto che quello che sappiamo oggi domani potrebbe non essere più vero. E non perché qualcuno prima si fosse sbagliato, ma semplicemente perché abbiamo aggiunto un tassello al puzzle, accorgendoci di qualcosa che prima non potevamo sapere.

Ecco cosa avrei risposto al sondaggio della iena: il Big Bang ha sicuramente dato inizio a tutto quanto, credo nel Big Bang. Però come essere umano non riesco a non pensare a quello che c'era un attimo prima della grande esplosione e a come fosse arrivato proprio lì e proprio in quel momento.