venerdì, dicembre 25, 2015

Auguri

Ho sentito a Natale con sorpresa
bussare alla mia porta pian pianino.
Ho schiuso l'uscio e ho visto lì in attesa
davanti a me Gesù Bambino.
Gesù Bambino, quello di Natale,
che sussurrando con vocina lieve mi ha detto:
"Fammi entrare, mi fa male il freddo che c'è fuori
e questa neve, ho già bussato a tante porte chiuse,
ad ogni cuore ho detto "fammi entrare".
Non mi han sentito, oppure con delle scuse
mi hanno lasciato fuori ad aspettare".
Allora l'ho fatto entrare, ma gli ho detto:
"Gesù Bambino, posso darti poco,
lo vedi, questo cuore è poveretto,
non so nemmeno accendere un bel fuoco."
"Se la tua casa è brutta non temere -
ha risposto Gesù con un sorriso - 
ora che ci sono io potrai vedere
che sarà bella come il Paradiso".
L'ho preso allora sopra i miei ginocchi,
lui ha detto piano "fammi stare qui",
poi finalmente stanco ha chiuso gli occhi
e adesso dorme accanto a me così.

Questa poesia di Natale l'abbiamo imparata all'asilo ormai direi una trentina di anni fa sia io che le mie sorelle. Io ovviamente nel mentre l'ho dimenticata, ma mia mamma invece no, così ho pensato di farmela dettare e di condividerla con voi per augurarvi un sereno Natale, in qualsiasi angolo del mondo siate, spero accanto alle persone alle quali volete bene.

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