giovedì, giugno 30, 2016

7 chili in 7 giorni


No, no non è il bilancio della mia ultima settimana, ma piuttosto quello del piccolo guerriero. Ovviamente nel suo caso si tratta di chili presi e non persi :-) Questo per dire che cresce cresce cresce, lo guardo e mi sembra già grande, tra una settimana avrà un mese e non mi sembra vero che sia lo stesso ragnetto delle foto dei primi giorni di vita.
Gli conto i rotolini di ciccia sulle braccia e sulle gambe, guardo il suo faccione che sembra la luna piena e penso che siamo una bella squadra: sto latte di mamma è davvero miracoloso.
Poi guardo l'altra faccia della medaglia e vedo me un po' provata: sarebbe bello passare tutta la giornata a pisolare nel letto insieme al mio bimbo, quando si sveglia pappa e poi via di nuovo a dormire. Penso che lui non sogni altro, lo capisco quando osservo quella smorfia strana che fa mentre dorme e io cerco di sgusciare fuori dal letto per andare a vivere la mia vita: è come se mi dicesse "ma dove vai? resta qui con me". Cosa che in effetti a volte dice iniziando a cacciare i soliti urli disumani e a quel punto bisogna dargli retta, è lui che detta le regole del gioco.
Dicevo del rovescio della medaglia: una piccola iena che richiede attenzioni come non mai, una casa da mandare avanti, una mamma da mantenere in salute, le ore di sonno perse e non ritrovate: non è affatto facile riuscire a far quadrare i conti a fine giornata. E a volte io mi sento letteralmente prosciugata dal piccolo guerriero, che sembra non averne mai abbastanza. Finchè se ne è rimasto nel pancione era tutto più facile: io mi limitavo a portarlo a spasso con la mia andatura da bradipo, nessuna fascia da annodare, nessun pianto da consolare, nessun pannolino da cambiare. Adesso è tutto più complicato: ora che è altro da me, ma non ancora fino in fondo - queste prime settimane di vita le chiamano di esogestazione ed è facile capire perché - può essere difficile far quadrare tutto quanto. Ieri pomeriggio, ad esempio, per l'ennesima volta in queste ultime 3 settimane non ho sentito la sveglia e ho aperto un occhio per caso alle 16,31, quando entro le 17 sarei dovuta andare a prelevare la piccola iena all'asilo. Non sono arrivata in tempo, ma ho potuto dare la colpa ad una coda esagerata causata da un senso unico alternato: senza di quella sarei arrivata al pelo.
La mamma cerca di arrivare dappertutto e fa quello che può: ieri ho anche comprato un ciuccio per il guerriero, tradendo i miei buoni propositi della gravidanza. E' stato curioso però vedere che, almeno per ora, è stato il mio bimbo a farmi tenere fede all'impegno "niente ciuccio" perché sembra proprio non interessargli affatto, a differenza di quanto era successo con la piccola iena.
E' una lotta: ogni mattina alzarsi dal letto e sperare di riuscire a consumare almeno un pasto senza il piccolo guerriero sulle ginocchia attaccato alla tetta, sognare di avere qualche minutino di tregua per pensare un po' ai casi propri, ricordarsi che "nessuno mette la piccola iena in un angolo", mettere insieme un pranzo e una cena che soddisfino per quanto possibile la mia tabella di marcia. Però vedere questi bimbi crescere e fare scoperte nuove giorno dopo giorno, vedere in quegli occhietti i potenziali uomini di domani ripaga di ogni sforzo.
Adesso però torno ad abbracciare il boppy che il guerriero reclama il suo pasto. La chiameremo pre-merenda, visto che il post-pranzo l'avevo già visto passare :-)

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