lunedì, giugno 25, 2018

Riportando tutto a casa

Avevo iniziato a scrivere questo post settimane fa. Ho cancellato tutto perchè non mi convinceva e adesso riparto dall'inizio cercando di raccogliere le idee. Il tema del giorno è la nostra vacanzina a Parigi del mese scorso, prima che finisca definitivamente in archivio.
Viaggiare in treno mi piace, ci piace: il treno ci permette di muoverci su lunghe distanza senza tenere il guerriero imbrigliato sul seggiolino (la iena ormai se ne è fatta una ragione, lui invece sembra posseduto, adesso addirittura prende a testate il seggiolino) e potendo passeggiare su e giù per il vagone nei momenti di agitazione. Il paesaggio cambia spesso e scorre veloce dai finestrini: dalle montagne con la neve ai campi in fiore, passando per le città e i laghi. Da Torino poi è davvero molto comodo (questa volta poi abbiamo fatto i signori e abbiamo raggiunto la stazione in taxi) e, comprando il biglietto per tempo e in date non sospette, si può spendere davvero una cifra ragionevole.
Muoversi in metropolitana è stato davvero semplice anche coi bimbi: la iena e il guerriero adorano il treno che corre sotto terra :-) l'unica cosa che mi sento di suggerire a chi decide di intraprendere l'impresa in famiglia è: pochissime stazioni sono attrezzate con gli ascensori e noi, alla fine, siamo sempre usciti armati di Boba e senza passeggino.
Il tragitto dalla Gare de Lyon a Disneyland con la RER dura circa 40 minuti e, all'arrivo, si trovano i bus che fanno la spola tra parco e hotel: molto comodi. Noi abbiamo usato il bus solo con le valigie: abbiamo soggiornato al Santa Fe ed era piacevole passeggiare per 15/20 minuti lontani dal traffico per raggiungere l'ingresso del parco. Del parco e dell'hotel da noi scelto magari scriverò nel dettaglio in un altro post; la doverosa premessa è che, come sapete, io adoro i parchi a tema e nel resort parigino ero già stata altre due volte, l'ultima 10 anni fa.
A Parigi abbiamo soggiornato in un appartamento molto carino, al primo piano senza ascensore, ma comunque comodo coi bimbi e ben sistemato: consigliatissimo anche per la facilità di check-in check-out.
La nostra settimana è letteralmente volata, il tempo non è stato molto clemente (vento freddo e qualche pioggia ogni tanto), però abbiamo cercato di godercela. A Parigi abbiamo dovuto fare slalom tra i giorni festivi per riuscire a vedere tutto quello che avremmo voluto, ma ce l'abbiamo fatta! Domenica abbiamo visitato la Villette: io e il programmatore ci eravamo già stati parecchi anni fa e questa volta abbiamo anche potuto goderci la cité des enfants: anche ai bimbi è piaciuta moltissimo. Ho apprezzato moltissimo la sezione coi giochi d'acqua: travasi, dighe, chiuse e chi più ne ha più ne metta. E per chi volesse c'è anche un grembiulino impermeabile :-) Anche qui abbiamo trovato un cantiere come quello di Copenaghen bello quasi come quello di Copenaghen.
Domenica sera siamo tornati a casa umidi fino alle ossa, frigo vuoto e zero voglia di uscire: abbiamo tentato una consegna con foodora e devo dire che ci è andata davvero bene. Avevo preso raviolini cinesi di tutti i tipi ed erano tutti ottimi, la iena era impazzita, adora la pappa cinese!
Lunedì avevamo in programma il Louvre: la iena voleva assolutamente vedere la Ragioconda e così siamo andati. Consiglio spassionato: sul sito del museo dice che comprando i biglietti online potete accorciare i tempi di fila e noi alla fine abbiamo fatto così perchè, appena usciti dal tornello della metropolitana, ci siamo accodati ad una fila che non sapevamo neanche dove portasse. Abbiamo fatto al volo i biglietti per il pomeriggio e siamo poi andati a piedi a Les Halles e a vedere la chiesa di Saint-Eustache, molto carina. Al ritorno al Louvre per entrare ho capito che forse non c'era neanche bisogno di fare il biglietto online: all'ingresso della piramide- quello per chi aveva già il biglietto- c'era anche una coda per chi doveva andare in biglietteria ed era assolutamente fattibile, a differenza di quella che si trova appena usciti dalla metro Palais Royal. Poi magari è stato solo un caso, però se passate di lì almeno provateci.
Martedì era il primo maggio e a Parigi era tutto chiuso e non sto parlando solo dei negozi, ma anche di buona parte dei musei. Lo sapevamo e, complice anche l'unica giornata di sole, abbiamo deciso di passare la giornata all'aria aperta per goderci qualche monumento. Siamo andati alla Tour Eiffel: dalla mia ultima visita erano sempre passati 10 anni e in questi 10 anni le nostre vite sono cambiate. Per Parigi soprattutto. Quindi io che pensavo di arrivare sotto i piloni della torre e fare un paio di foto sono stata subito smentita: la torre è tutta recintata da un enorme cantiere che porterà al montaggio di un vetro osceno che recinterà il monumento e faciliterà l'accesso dei turisti attraverso alcune porte dotate di metal detector. E ovviamente il metal detector già c'era e dopo una mezz'ora in coda siamo riusciti a passarlo e a portare la iena e il guerriero sotto la torre, ci siamo fatti un paio di foto e anche la iena ne ha volute fare un paio con la sua macchina fotografica. Io so che lo fanno per la nostra sicurezza etc etc, però, almeno io, non ho mai avvertito, durante tutte le code fatte in quei giorni per passare sotto un metal detector, un maggiore senso di sicurezza. Anzi. Ho solo pensato alla prima volta che sono stata a Parigi, ormai 18 anni fa, e a come è cambiata in questo lasso di tempo e a come sono cambiate le nostre vite da allora e non ho potuto non concludere con una riflessione amara su che razza di mondo stiamo consegnando ai nostri figli.
Comunque ci siamo poi spostati all'arco di trionfo e abbiamo concluso il pomeriggio con l'ennesima coda per poter entrare dentro Notre Dame ed ammirarla in tutta la sua magnificenza. L'ultima cena parigina l'abbiamo fatta qui: le crepes erano davvero buone e sia io che il programmatore abbiamo convenuto che avremmo potuto mangiarne una montagna :-)
La mattina dopo ci siamo diretti verso la Gare de Lyon, dove, dopo una breve attesa attorno al pianoforte, ci aspettava il nostro TGV per Torino.
Ecco tutto quello che abbiamo riportato a casa dalla nostra vacanzina parigina: posti, cose, opere d'arte, una bellissima casetta, un po' di pioggia, la magia di Disneyland, cose buone da mangiare e tanta voglia di ripartire per la prossima avventura. Cosa non abbiamo riportato a casa? Il nostro zaino: l'abbiamo dimenticato in un bar a Disneyland e quando ce ne siamo accorti era scomparso insieme alla mia carta d'identità, le mie carte di pagamento, le tessere sanitarie mie e dei bambini, le loro felpe e altre 4 frignacce senza alcun valore reale. La prossima volta staremo più attenti. 

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