martedì, novembre 22, 2016

La casa senza libri

Quando una persona nuova entra in casa mia penso resti colpita da tutta una serie di cose che parlano di me, di noi, del tipo di persone che siamo e di cosa ci piace.
Appena si apre la porta di ingresso ci si trova di fronte alla super libreria che abbiamo comprato lo scorso anno, quella della quale vi ho parlato qui, ed è davvero impossibile non notarla. Se poi si avanza verso il tinello si scopre che la casa è strapiena di cose, si capisce che è una casa dove abitano delle persone: oggetti della vita quotidiana si mescolano a piccoli capricci. Il cesto della​ frutta e il calendario che non riescono a nascondere la mia imponente collezione di mug. Il cassetto semitrasparente del mobile ikea sotto la tv che lascia intravedere diversi stampi da dolci in silicone.
L'avventore immaginario noterà sicuramente anche qualche ruzzolo sul pavimento, o qualche ragnatela negli spigoli e capirà che le mie giornate sono piene di tante cose e che la pulizia della casa non è sicuramente il mio cavallo di battaglia.
Lo diceva anche la grafica che faceva bella mostra di se sui mille gadget di Tiger dello scorso mese: home is where your cactus and your heart is. Non è solo il cuore che fa la casa, ma anche il cactus, le nostre passioni e i nostri interessi.
Ieri pomeriggio ho accompagnato la piccola iena alla festicciola di compleanno di una sua compagna dell'asilo; è stata la prima volta e io ero un po' agitata. Come si comporterà? Riuscirò a gestirlo nel vortice di bimbi? E il piccolo guerriero sarà collaborativo? Con che tipo di regalo ci dobbiamo presentare a casa di una bimba che non conosciamo? Ovviamente tutte le mie mille domande si sono sciolte come un ghiacciolo a ferragosto appena abbiamo varcato la soglia della casa della festeggiata.
E' la sua la casa senza libri: una casa completamente vuota. Nel salotto c'erano due divani e qualche sedia, un mobiletto con una tv piccolissima se valutiamo la distanza alla quale andava vista. Sotto la tv un paio di scaffali di libri per bambini senza nessun titolo di rilievo o particolarmente noto: sembravano libri scelti a caso dallo scaffale del supermercato. Un mobiletto per il pc corredato di pc decisamente obsoleto, un orologio a cucù in chiave moderna appeso alla parete. Pareti gialle e mobili bianchi in cucina: quale persona che intende vivere la propria cucina se la sceglie laccata bianca? (Ale so che stai leggendo, ma tu, appunto, la usi per lessare della verdura e poco altro :-)).
Ma la cosa che sicuramente mi ha fatto più effetto è stata quella che dà il titolo al post: era una casa senza libri. Se togliamo quell'angolo con qualche libro per bambini era il nulla cosmico. Un paio di guide turistiche del piemonte e delle langhe, qualche libro sul Torino e la fede granata, uno sull'orto sul terrazzo e basta.
Si capisce molto dalla libreria di una casa: se non conosci i proprietari puoi farti un'idea del tipo di persone che sono, quali sono i loro interessi e le cose che gli piacciono. Due anni fa a capodanno siamo andati insieme ad una coppia di amici a casa di altri loro amici che noi non conoscevamo: di quella casa ricordo una libreria enorme, altissima, che raccoglieva non solo libri ma anche intere annate di riviste, cataloghi. Tutta una vita.
La casa della compagna di asilo della piccola iena era vuota in tutti i sensi: mancavano i libri, mancavano gli oggetti, mancava la vita dentro la casa. E tutti questi bimbi che sono arrivati all'improvviso a fare fracasso e giocare forse per qualche ora l'hanno resa più viva, più vera. La festicciola è durata un paio d'ore, il momento top del pomeriggio è stato ovviamente il taglio della torta. Io stavo allattando il piccolo guerriero sul divano e intanto la piccola iena, in cucina, stava facendo piangere la festeggiata perchè continuava a spegnere le candeline sulla torta. Ho scelto un regalo abbastanza neutro, un gioco che ha anche la piccola iena e mi sembra sia stato apprezzato. Ad un certo punto avevo pensato ad un libro, poi ho cambiato idea. Alla prossima festicciola ci presenteremo con un libro, sperando che non finisca morto di solitudine su uno scaffale.

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