sabato, gennaio 23, 2016

pezzi di vetro

Continuo con la simpatica carrellata sui materiali e oggi vi racconto qualcosa sul vetro.
Nel nostro immaginario i rifiuti più persistenti in natura sono quelli di plastica, emblema di come la chimica e l'ingegno umano possano creare disastri. La prima notizia di oggi quindi è che non è vero: il vetro infatti è estremamente tenace e i suoi tempi di degradazione in natura sono di qualche migliaio di anni. Basterebbe pensare al materiale di partenza e al fatto che siamo soliti chiamare quella famiglia di sostanze inerti, ossia che non reagiscono con niente. Diventa quindi difficile pensare alla degradazione di un materiale fatto principalmente di sabbia e da qui i tempi biblici di persistenza del vetro in natura. E sempre da qui l'importanza fondamentale di conferire questo materiale nei contenitori della differenziata, proprio per evitare a bottiglie e vasetti un triste destino millenario in discarica.
C'è da dire che la raccolta del vetro forse è una delle più facili, oltre ad essere piuttosto radicata nelle abitudini di ognuno, forse perché il vetro può diventare pericoloso se rotto e ci viene quasi "spontaneo" isolarlo dagli altri rifiuti e maneggiarlo con cura.
Nel nostro paese, a differenza di altri paesi, soprattutto nel nord Europa, il vetro si raccoglie in appositi contenitori indipendentemente dal colore; questo fa sì che il vetro che si ottiene riciclando i rottami non potrà risultare incolore, ma piuttosto verrà colorato di verde o marrone in modo da ottenere un prodotto uniforme. Per ottenere il vetro incolore bisognerebbe partire da rottami incolore isolati e questo avviene solo laddove il vetro viene raccolto già separato per colore, usando contenitori come questi.


Foto presa da questo carinissimo post di una blogger ecologista :-)

Il riciclo del vetro, oltre agli innegabili pregi a livello ambientale, permette anche un notevole risparmio energetico dal momento che fondere rottami di vetro richiede meno energia rispetto alla fusione della sabbia silicica.
Il vetro poi è il materiale che meglio si presta al riutilizzo: è infatti estremamente facile da lavare ed igienizzare anche in casa e, usando nuovi tappi, i vasetti possono diventare i contenitori ideali per i prodotti della dispensa, per conserve, marmellate e affini. Nel caso del vetro possiamo parlare anche di un riutilizzo su scala industriale ed è quello che chiamiamo vuoto a rendere: ormai viene utilizzato quasi esclusivamente per l'acqua nei locali pubblici, ma è un ottimo sistema per ridurre i rifiuti utilizzando imballaggi "intelligenti". Le bottiglie vengono infatti lavate, igienizzate, nuovamente riempite, etichettate e tappate; le ritroviamo poi sul tavolo del ristorante, magari un po' graffiate all'esterno, ma ancora assolutamente funzionali.
A proposito di tappi: qui a Torino vetro e lattine fanno la stessa fine, quindi i tappi si possono tranquillamente buttare nello stesso bidone di bottiglie e vasetti, ma se nel vostro comune è in vigore la cosiddetta raccolta multimateriale leggera (plastica e metalli) il vetro va separato dal metallo.
Ispirata invece dal mio contenitore condominiale aggiungo che, a meno che non abbiate un fantastico sacco in vetro dentro cui buttare le vostre bottiglie, nel bidone del vetro si butta materiale sfuso, non in sacchi di plastica o di carta, perché entrambe le sostanze risulteranno essere degli inquinanti della raccolta.
Anche in questo caso poi vale quanto già detto per gli altri materiali: i rifiuti fatti di più materiali diversi indivisibili tra loro non si conferiscono nella raccolta differenziata (ad esempio una lampadina ad incandescenza, che va conferita col rifiuto indifferenziato) e lo stesso dicasi per i RAEE che contengono vetro (lampadine a risparmio energetico, neon, lampadine a led, televisori e monitor che vanno assolutamente conferiti negli appositi cassonetti presenti presso le isole ecologiche).
E ricordiamoci che non tutti quello che cadendo si rompe è vetro, quindi niente terracotta o ceramica nella raccolta differenziata.
Queste mi sembra davvero le uniche accortezze da adoperare nella raccolta del vetro: è un materiale molto facile da riconoscere e buttarlo nel cassonetto giusto è un gioco da ragazzi :-)

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